Bocciatura quasi unanime per una mozione che ne chiedeva il ritorno

Le auto in piazza Martiri? Scordatevele

Non è facile mettere d’accordo tutti, o quasi tutti i rappresentanti del popolo carpigiano su un qualsiasi provvedimento legato all’assetto di piazza Martiri, luogo per eccellenza di diatribe, polemiche e divergenze. Nell’impresa – che resterà incisa negli annali del Consiglio come quella che toglierà di mezzo almeno per i prossimi vent’anni l’idea di riaprire la piazza alle auto – è riuscito l’altra sera il consigliere Roberto Arletti, ex gruppo Pd e diventato consigliere del gruppo misto nel consesso civico. La sua mozione, che proponeva di adibire a parcheggio, in autunno e inverno, la metà piazza Martiri compresa tra il sagrato del Duomo e la Torre dell’Orologio, messa ai voti ha ottenuto il suo solo voto e l’astensione benevola di Paolo Pettenati, di Carpi Futura. Per il resto è stato un bombardamento a tappeto, un radere al suolo di tutti gli argomenti che in quindici minuti di lettura della mozione l’avventurato Consigliere aveva portato a sostegno della propria proposta. A sostegno, per modo di dire. Perché nel diffondersi sulla bellezza di piazza Martiri attingendo ampiamente ai commenti dei viaggiatori di passaggio, scaricati da Trip Advisor sul web, non ne ha citato uno che fosse uno che suggerisse di trasformare piazza Martiri in un parcheggio. E neppure nei pareri raccolti invece fra i locali, fra i pensionati spediti fuori di casa dalle rezdòre perché non intralcino le opere domestiche (secondo un’immagine cara a un noto cultore del vernacolo) e usi a sostare fra le colonne del Portico lungo, pur fra mille critiche è emersa una sola volta l’ipotesi che l’apertura alle auto possa rappresentare una soluzione vincente per ravvivare il grande spazio antistante il Palazzo dei Pio. 

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