CARPI - Dopo undici risultati utili consecutivi, cade il fortino del Cabassi. E' il Perugia, autentica bestia nera dei biancorossi, a chiudere la striscia positiva del Carpi sul proprio campo. Decidono la gara un gol per tempo, al quarto d'ora del primo di Di Carmine e dopo 15' della ripresa di Gustafson. La rete di Concas nel finale non basta a riaprire una gara in cui il Carpi recrimina anche per due sospetti rigori non fischiati a Melchiorri e Garritano.
Al via Calabro sceglie Sabbione alle spalle di Melchiorri, con Jelenic e Verna ai lati di Mbakogu e la coppia Calapai-Pasciuti sulle corsie; in difesa c'è Pachonik con Poli e Capela, solo panchina per l'acciaccato Ligi e un Brosco non al meglio. L'approccio alla gara è di quelli giusti, e anche se lo occasioni non arrivano è il Carpi a fare la partita. Poi il gol al quarto d'ora di Di Carmine spezza equilibri e ritmo. La reazione non è furente, ma nemmeno Colombi viene mai impegnato dagli avanti perugini. La partita si trascina così fino al quarto d'ora della ripresa, quando una palla persa di Jelenic a centrocampo spalanca a Buonaiuto le porte del contropiede, trasformato da Gustafson. Il Carpi non si dà per vinto, l'arbitro Di Martino sorvola su un atterramento di Garritano in area e il bel gol di testa di Concas arriva troppo tardi.