Duro scontro di opinioni. Per la Pm è questua

L'immigrato pulisce? E sui social scoppia una guerra civile

Oltre 29 mila visualizzazioni e decine di commenti sulla pagina facebook di Voce per le foto che ritraggono un giovane di colore alle prese con la pulizia del marciapiede di via Molinari, chiedendo con un cartello il contributo di 50 centesimi e non disdegnando la fornitura di scope e pattumiere. Sono andate ad aggiungersi alle quasi ottomila registrate dal post che qualche giorno prima aveva dato la notizia. Come è stato preso, dunque, il fatto che un immigrato – non è chiaro se profugo o richiedente asilo – si ingegna a raccogliere qualche soldo non più con il semplice ricorso all’elemosina, ma svolgendo un lavoro utile che nessuno, a quanto pare, gli ha commissionato? Sul quesito, i commenti si dividono nettamente. Ci sono quelli che, con accenti diversi, considerano positivamente l’episodio, per una serie di ragioni: l’elemosina sostituita con l’offerta in cambio di una prestazione; il comportamento corretto degli immigrati che non hanno disturbato o assillato nessuno, lasciando scegliere ai passanti; l’oggettiva utilità del lavoro svolto, vista l’incuria in cui era tenuto da anni quel marciapiede con la relativa pista ciclabile… Il tono dei commenti è per lo più di soddisfazione per quello che viene considerato un rovesciamento dei luoghi comuni sugli immigrati. Ma ci sono quelli che definiscono apriori la cosa “una vergogna” e danno dei “buonisti”, anche con toni pesanti, a chi ha apprezzato l’iniziativa. Fra le schiere dei contrari compaiono anche quelli che sollevano dubbi sindacali o di legalità: che cosa diranno le agenzie di pulizia che pagano tasse e contributi? E i vigili, eleveranno contravvenzioni, come farebbero con un Italiano che si mettesse a eseguire lavori riservati al pubblico? Ci sono infine quelli che …paghiamo le tasse e dovrebbero provvedere il Comune o l’Aimag o lo Stato.

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