Riappropriarsi di uno spazio attraverso l’arte, recuperando materiali naturali e di scarto per creare qualcosa di nuovo, di astratto, ma dal significato altamente simbolico: era l’intento dell’innovativo progetto Spazi alterati, promosso dal Liceo Fanti di Carpi per i propri studenti, volto a sviluppare tra i più giovani una sensibilità artistica e ambientale.
Il laboratorio, svoltosi nel mese di maggio, nel corso di quattro incontri pomeridiani, è stato condotto da Antonella De Nisco, artista reggiana specializzata in installazioni di arte ambientale, con la collaborazione dei professori Maria Antonietta Poy e Pietro Parretta e ha coinvolto una quindicina di ragazzi. Lo spazio “alterato” è invece il parchetto di via Veronese, accanto alla scuola primaria Pascoli, dove gli studenti si sono dilettati nell’intreccio di materiali naturali, come midollino, rami e foglie, creando così sculture astratte.