Quel sabato libero alle medie che divide famiglie e docenti

Settimana corta alle medie. Non si sa bene come sia nata e abbia preso piede un po’ ovunque la richiesta. Qualcuno parla di articoli di stampa che riferivano di positive esperienze in altri stati europei e negli Usa. Qualcun altro riporta calcoli per i quali la cosa si tradurrebbe in cospicui risparmi gestionali, per le scuole sempre a corto di fondi e per gli enti locali proprietari degli edifici. Nelle Terre d’Argine la prima manifestazione, com’è noto, si è avuta a Campogalliano e l’episodio ha anticipato tutti gli strascichi che si stanno ora manifestando a Carpi, dove la questione ha investito – per ora – le medie Focherini e Hack: vale a dire fratture tra i genitori e tra gli insegnanti (a Campogalliano anche tra il Consiglio d’Istituto e l’Ammnistrazione comunale), mentre i Dirigenti cercano di governare la marea secondo indole. Alla Focherini, per esempio, il conflitto che si è aperto tra favorevoli e contrari è stato momentaneamente chiuso dal preside Federico Giroldi e dal Consiglio d’Istituto che hanno deciso per una sperimentazione di due settimane alla fine di questo anno scolastico. Per il prossimo, infatti, non c’è alcuna intenzione di darvi seguito, per l’impatto che simili modifiche strutturali avrebbero sui servizi erogati dal Comune per cui «…vanno con questo dicusse e condivise con ampio anticipo – sottolinea lo stesso Preside – come precisato nella bozza del Patto per la Scuola in fase di discussione in vista del prossimo rinnovo».

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