L’educazione delle nuove generazioni non passa solo attraverso la spiegazione di concetti e nozioni astratte: un ruolo fondamentale lo giocano le attività pratiche, che consentono di apprendere mettendo in pratica conoscenze, valori, nozioni. Ne è fermamente convinta Alice Fava, 28 anni, carpigiana, che sull’educazione laboratoriale ha costruito la sua carriera.
Laureata in Scienze dell’Educazione e Pet Therapist (per essere precisi, Operatrice degli Interventi Assistiti con gli Animali), ha deciso da subito che di seguire regole e programmi non ne voleva sapere: «L’obiettivo dell’educatore è quello di rendere un individuo autonomo in base alle proprie capacità. E per individuo non intendo solo il bambino, ma anche un adulto, con tutte le sue caratteristiche – spiega –. Nel mio lavoro cerco di abbracciare questo scopo in tutta la sua complessità, realizzando laboratori educativi per grandi e piccini. Per questo ho deciso di aprire la partita Iva, avviando la mia attività, “Ali Aperte”: volevo libertà d’azione, concretizzare le mie idee, cosa che in una scuola mi sarebbe difficile fare».