E' l'obiettivo per la sicurezza e il Comitato stringe per il rush finale

La raccolta delle firme punta a quota 2 mila 500

di E.P.

A oggi sono 1.500, ma il Comitato Acqua Pubblica di Carpi punta a raccogliere 2 mila 500 firme entro il 31 maggio, 500 in più rispetto a quelle necessarie per indire un referendum consultivo comunale, in cui i cittadini possano dare il loro parere su un’eventuale vendita o fusione di Aimag. Anche se poi in verità i cittadini si erano già espressi, nel 2008, contro la cessione del 25 per cento di quote Aimag a Hera, pur non essendo stato raggiunto, all’epoca, il quorum necessario. Ma tanto dura un esito referendario. Perciò, a dieci anni dall’inizio di tutto, il Comitato Acqua Pubblica, capeggiato da Roberto Galantini e di cui fanno parte diverse forze politiche (Movimento Cinque Stelle, la lista civica Carpi futura e la Lega, oltre ad appartenenti a svariati partiti), ha ripreso la stessa battaglia. La risposta da parte dei cittadini alla chiamata è stata finora positiva, ma Galantini ha dichiarato al gazebo allestito in piazza Martiri sabato scorso che va tenuta alta l’attenzione sul tema per rispondere all’ostruzionismo messo in atto dal Comune di Carpi. 

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati