In Consiglio il nodo dell'estensione ai Consiglieri dei poteri di autentica delle firme

La grande zuffa referendaria

Consiglio nervosetto assai, quello del 23 marzo scorso dove c’era da discutere, guarda un po’, il secondo rinnovo del patto di sindacato dei soci Aimag, oltre al passaggio dell’Asp dai Comuni all’Unione e a una marea di mozioni. Due di esse ruotavano intorno al tema caldissimo della estensione ai consiglieri comunali della facoltà di certificazione delle firme raccolte per il referendum sul futuro sempre di Aimag. Altre cinque erano sempre attinenti alla materia referendaria, pur non avendo nulla a che fare con il tema più controverso.

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Nervosetto, si diceva, e con una cifra piuttosto consistente di sciatteria. Che non era per niente attenuata dal rituale e pedante “grazie, Presidente” enunciato a ogni inizio di intervento, visto che si notavano nelle postazioni della Giunta un Assessore in tenuta simil pigiama con camicione extra large fuori dai calzoni e pullover annodato al collo; una misteriosa funzionaria che dopo essersi aggirata davanti e dietro l’aula consiliare trovava posto accanto all’assessore Daniela Depietri ed è passato un bel po’ di tempo prima che si sapesse che cosa ci stesse a fare lì; un altro funzionario, anche lui seduto fra gli amministratori, che si alzava transitando rumorosamente davanti al Sindaco mentre questi stava parlando al microfono; lo stesso primo cittadino in versione casual short friday propedeutico al week end, anche se era solo giovedì; siparietti goliardici dai banchi del centrodestra a commentare off record gli interventi altrui; indifferenza all’aula ed estraniamento compulsivo da tablet e computer di una consigliera del Pd, forse a compensarne un silenzio politico che nell’aula di palazzo Scacchetti dura ormai da quasi un decennio. Il tutto, in certi momenti caldi della serata, faceva passare l’impeccabile presidente Davide Dalle Ave, con i suoi appelli all’ordine e alla compostezza, per un lord della Camera alta di Westminster indifferente alla piena del Tamigi. O, più facilmente, per un maestro che spiega imperturbabile l’incontro di Teano mentre tutt’intorno nella classe volano aeroplanini e proiettili di carta.

 

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