Davanti a una sala civica gremita da circa duecento persone, si è insediato oggi il Consiglio comunale uscito dalle urne delle elezioni dell'11 giugno a Novi. Fra le incombenze di rito, la più attesa era ovviamente la designazione dei componenti la Giunta del neo eletto sindaco Enrico Diacci. E' risultata una Giunta paritaria, composta da tre uomini e tre donne. Eccone i nomi, con gli incarichi: oltre al Sindaco, Mauro Fabbri con delega allo Sviluppo economico e al Bilancio; Susanna Bacchelli avrà la delega all'Ambiente, all'Urbanistioca e alle Politiche giovanili; a Norma Malavasi sono andati i Servizi sociali e ad Alessandro Fracavallo lo Sport, le Attività ricreative e i Rapporti con l'associazionismo, mentre Elisa Montanari, unico assessore non eletto consigliere, si occuperà della Pubblica istruzione.
Come Presidente del Consiglio, carica offerta al Pd, ma da questi, per bocca di Giulia Olivetti, declinata con cortesia e gratitudine (“E' un gesto che abbiamo apprezzato, ma crediamo che onori e oneri tocchino ora alla maggioranza”).
Nel Consiglio dell'Unione il nuovo consesso civico novese ha eletto Giorgia Grossi, Matteo Zanardi ed Elisa Turci per la lista civica Noi, Dario Zenoni e Marina Rossi per il Pd.
Breve e diretto il discorso di insediamento di Enrico Diacci, con grande apertura collaborativa alle forze di opposizione, molta determinazione nell'impegnare la nuova Giunta sul fronte della ricostruzione e concluso con una citazione da Obama: “Tutto questo è possibile, tutto questo lo faremo”. Unico spunto polemico, in un pomeriggio all'insegna della riappacificazione e degli applausi per tutti, quello di Rossi Barattini che ha invitato il Sindaco a distinguere, nell'indistinto delle minoranze, che le minoranze sono in realtà due e che oltre al Pd c'è anche il centro destra. Gli ha replicato Giorgia Grossi, capogruppo di Noi, ricordando che per la lista civica non esistono maggioranze e opposizioni, ma liste con nomi, da Insieme al Centro sinistra e RinNovi, che sono benauguranti e forieri di impegno comune per risollevare il paese.
