E’ stata alzata la quota di rifiuti da bruciare per l'inceneritore di Modena. Lo ha deciso la Giunta regionale dell’Emilia Romagna che nell’ottobre scorso ha alzato in via temporanea da 180 mila a 210 mila tonnellate annue il tetto massimo di rifiuti da smaltire presso l’impianto di via Cavazza. E’ una decisione che si lega a una maggior quantità di indifferenziato prodotta quest’anno, quantificabile in 118 mila tonnellate più del previsto. Come si concilia tutto questo con le ripetute sottolineature delle virtù dell’Emilia Romagna in fatto di smaltimento differenziato? Non potrebbe trattarsi di qualche “regalino” proveniente da altre regioni e del quale non si avvertirebbe il bisogno, visto che l’inquinamento atmosferico nella pianura padana risulta il maggiore a livello europeo e il quarto nel mondo?