«Dobbiamo ripartire dai valori del centrosinistra, agli ideali puri della politica, tornare ad ascoltare e sostenere gli ultimi, proporre una squadra unita e compatta. Solo così potremo riguadagnare la fiducia degli elettori». Ci crede fino in fondo Matteo Cardinazzi, 21 anni, carpigiano, eletto domenica scorsa nuovo Segretario dei Giovani Democratici di Carpi. Diplomato al Meucci, sta per laurearsi in Scienze giuridiche all’Università di Modena e Reggio Emilia e da due anni milita nella giovanile del Partito Democratico con determinazione e passione.
Com’è nata la tua passione per la politica?
«Io vengo dal mondo dell’associazionismo, dalla partecipazione attiva. Sono da sempre nel gruppo scout e ho prestato volontariato in diverse associazioni e fondazioni. Queste esperienze mi hanno plasmato, mi hanno trasmesso il concetto di comunità come priorità e l’attenzione agli “ultimi”, agli emarginati, alle periferie sociali. La scintilla politica è scattata quando studiavo Diritto costituzionale: approfondendo la storia ho capito quanto sia importante dare il proprio contributo. È stata Federica Venturelli, consigliera comunale di Modena e mia compagna di corso, a introdurmi nei Giovani Democratici e a presentarmi Alessio Bellelli (il segretario uscente di Carpi, ndr). Da lì ho iniziato a partecipare alle varie iniziative e ad appassionarmi sempre di più. Nel frattempo sono entrato nella Segreteria e nella Direzione provinciale dei Gd e nella lista dell’Unione degli Universitari (Udu) che ha vinto le elezioni studentesche, divenendo referente nel Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza. Questa esperienza, così come la campagna per il referendum costituzionale del 2016, sono state vere e proprie palestre politiche per me»