Roberto Guaitoli produttore e distributore italiano del marchio Usa Cosabella

Il manager dei due mondi

Con Collezioni produce il brand americano dell’underwear e del beachwear creato dalla carpigiana Valeria Campello. Stile a Miami ma perfetta integrazione con il made in Italy. Eletto Presidente di Lapam Moda per l’esperienza nella internazionalizzazione

Trasmettere le competenze della tradizione   del distretto tessile locale ai giovani e supportare   le aziende nei processi di internazionalizzazione. 

Sono gli obiettivi principali del neo presidente  di Lapam Moda, nominato qualche giorno   fa dal nuovo consiglio direttivo al posto di Federico   Poletti (in carica per due mandati consecutivi  da 4 anni ciascuno). Si tratta di Roberto   Guaitoli, carpigiano, 49 anni, amministratore   unico di Collezioni, azienda produttrice e distributrice   in esclusiva del marchio di intimo femminile   Cosabella.  

Il brand è nato nel 1983 da un’idea dei coniugi Ugo e Valeria  Campello (quest’ultima carpigiana) che si trasferirono a  Miami per lavoro. Intuirono che il mercato dell’intimo avrebbe  potuto offrire buone prospettive e così lanciarono Cosabella,   dal gusto americano, ma di fabbricazione rigorosamente   italiana. Il quartier generale è a Miami, così come l’ufficio   stile, mentre la sede produttiva si trova a Fabriano e quella   amministrativa e commerciale è a Carpi, con Collezioni. Oggi  sta avvenendo il passaggio generazionale con i figli Silvia e   Guido Campello che stanno prendendo le redini dell’azienda.   «Da sempre l’obiettivo del marchio è portare il made in Italy   negli Stati Uniti – afferma Roberto Guaitoli –. Anche prima della   fondazione di Collezioni (nel 1999), Cosabella era prodotto   in Italia ma senza un’esclusiva. Lo stile è a Miami, ma la visione   è globale, dal momento che il team creativo è influenzato dai   nostri input e dalle nostre ricerche su materiali e lavorazioni.   E poi Miami è un crocevia di culture e razze diverse che trovano   tutte espressione nelle collezioni del brand». Il mercato di   riferimento rimane quello statunitense, dove viene venduto   circa il 70 per cento della produzione, il secondo è l’Italia e poi   vengono gli altri paesi europei.   Tra gli elementi che hanno contribuito al successo di Cosabella   c’è sicuramente il colore, che negli anni Ottanta costituiva   una novità per l’underwear, ma anche la qualità dei materiali   e la vestibilità. All’intimo si sono affiancate negli anni linee di   pigiami, di loungewear e di costumi. Cosabella rappresenta un   lusso “accessibile” e si rivolge a una donna emancipata che sa   ciò che vuole. Sarà per questo che il marchio ha conquistato   Hollywood: tra le tante star che hanno indossato completi   intimi Cosabella sul set di film e serie tv, quelle che hanno   lasciato più il segno sono le disinibite protagoniste di “Sex and   the City”, telefilm cult dei primi anni Duemila.  

«Guaitoli è stato eletto perché è un imprenditore capace   e la sua azienda è fortemente orientata all’internazionalizzazione,   ma al tempo stesso è profondamente legata al   made in Italy – afferma Carlo Alberto Medici, funzionario   di Confartigianato Lapam e responsabile del settore moda   di Lapam –. Inoltre uno degli obiettivi del nuovo consiglio   direttivo di Lapam Moda, nel quale sono rappresentate in   modo equanime le aziende a marchio proprio e le ditte di   subfornitura, è sviluppare una maggiore integrazione di tutta   la filiera locale. D’altronde subfornitori e committenti sono   due facce della stessa medaglia. Le imprese manifatturiere   hanno sicuramente sofferto e sono state falcidiate dalla crisi   del settore, ma hanno comunque continuato a preservare la   qualità dei loro servizi». «Lavorare in sinergia è importante   per acquisire nuove fette di mercato – aggiunge Guaitoli –. Noi   produciamo tutto in Italia e ci piacerebbe supportare i fornitori   ampliando la loro capacità produttiva con altri committenti.   Spero di portare la mia esperienza da imprenditore al servizio   del settore moda locale».  

Tra le iniziative realizzate negli ultimi anni da Lapam   Moda, molte riguardano la scuola, come “Moda al Futuro”, il  concorso rivolto agli alunni dell’istituto Vallauri e “Vestilapam”,   il progetto di marketing e sviluppo commerciale sul mercato   della Corea che ha coinvolto gli studenti di Economia dell’Università   di Modena. «Tutti i progetti sono realizzati insieme   alle aziende del territorio che accolgono i ragazzi in stage e li   aiutano a portare avanti le loro ricerche – sottolinea Medici –.   Avvicinare i giovani al mondo del lavoro e trasmettere loro le   competenze legate a professioni che si stanno un po’ perdendo,   ma che sono fondamentali per il distretto, è sempre stato uno   dei nostri intenti principali».   L’internazionalizzazione è un altro obiettivo di primo piano.  

«Fino a oggi sono stati fatti passi da gigante, basti pensare a   Moda Makers, un evento innovativo realizzato da imprenditori   e associazioni di categoria che ha portato in città tantissimi   buyer stranieri – afferma Guaitoli –. Da alcuni anni Confartigianato   Lapam segue un progetto regionale sugli Stati Uniti,   dove sono stati aperti showroom a Los Angeles e New York   per aiutare le imprese a trovare canali distributivi in questo   mercato che è difficile da approcciare se non si hanno a disposizione   dei referenti in loco. Un altro mercato che sarebbe   importante “recuperare” per le aziende di Carpi è quello russo   che sta lentamente uscendo dalla crisi causata da questioni   geopolitiche».  

C’è un ulteriore progetto che Lapam, insieme alle altre associazioni   di categoria e con il supporto della Regione, intende   portare avanti. «Bisogna lavorare in sinergia con la Regione   per far capire quanta inventiva e creatività ci sia nel prodotto   tessile, che è uno dei settori trainanti dell’economia italiana   – concludono Guaitoli e Medici –. Servirebbe un’azione politica,   come per esempio la detrazione dei costi per la ricerca e   lo sviluppo dei campionari. Sarebbe uno sgravio importante   per le aziende».  

Nelle foto: Roberto Guaitoli insieme a Carlo Alberto Medici

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