Revolutija a Bologna sulle avanguardie russe del primo Novecento

Prima e dopo la Rivoluzione

Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky : un sontuoso allestimento con i capolavori provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo. Che illustrano un ventennio di diverse tendenze e straordinaria creatività tra figurativismo e puro astrattismo

L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere a ritmo vertiginoso in Russia scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia destinati a lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte. La mostra “Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato di San Pietroburgo”, inaugurata lo scorso dicembre al Mambo (Museo d’Arte Moderna) di Bologna e visitabile fi no al 13 maggio, intende non soltanto mettere in luce la varietà degli sviluppi artistici in Russia tra i primi del Novecento e la fi ne degli anni Trenta, ma anche, come sottolinea la curatrice Evgenia Petrova, “… riportare all’attenzione del pubblico, più che della critica o degli addetti ai lavori, artisti (come Repin, Petrov-Vodkin o Kustodiev) rimasti nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri, quali Chagall, Malevich o Kandinsky”. L’esposizione comprende una settantina di opere provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo: dipinti noti e meno noti, che vanno dal Primitivismo al Cubo-Futurismo e al Suprematismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo fi gurativo e l’astrattismo puro.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati