Viaggio nella subfornitura meccanica che rinasce: la torneria automatica Evl

Fuori dalle secche con la qualità

Si diceva del clima un po’ più ottimistico che  si respira nella subfornitura meccanica, dopo la caduta  dei livelli di attività che ha abbracciato gli anni dal  2009 al 2015: crisi finanziaria, certo, ma anche crisi di  competitività.  Ma per sapere su quali leve le aziende del settore  del distretto carpigiano abbiano agito dopo tagli  di personale che fecero diventare un miraggio i tre  turni di lavoro e dopo gli sprofondi di ordini e fatturato,  siamo andati in un’altra torneria automatica, la  Evl dei fratelli Ermes, Vania e Luana Lovat, figli di  Candido Lovat che l’azienda la fondò trent’anni fa,  trasferendola nel 1993 nella sede attuale di via Watt:  «Si è lavorato soprattutto sull’innovazione, sull’efficienza  organizzativa e sugli investimenti in tecnologia»  spiega Ermes Lovat, 39 anni, uscito dal Vallauri, ma  formatosi soprattutto alla scuola del padre e oggi anima  commerciale e uomo prodotto dell’azienda. Ma si  affretta ad aggiungere: «Non è che con questo ci siamo  messi definitivamente alle spalle i problemi. I livelli di  eccellenza che abbiamo raggiunti, tuttavia, ci permettono  solo margini molto contenuti, perché rispetto  alla concorrenza l’incidenza dei costi in Italia è molto  maggiore».  

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