Esordio importante, per la rassegna “Gli aperitivi di Voce”. Abbiamo riunito intorno a un tavolo e davanti al pubblico ristretto che poteva stare nella redazione, tre imprenditori dell’“altra” economia cittadina, quella che non è tessile abbigliamento e sta meno sotto i riflettori, ma che merita più che mai di essere conosciuta, oggi che il settore trainante segna il passo, imponendo di pensare anche a una “Carpi oltre la moda”, titolo assegnato a questo primo appuntamento. Protagonisti, dunque, sono stati Marco Arletti, amministratore delegato di Chimar, azienda di logistica e imballaggi, nonché presidente dei Giovani industriali di Confindustria Emilia Centro; Enrico Lugli, socio con Stefano Serri di Aston Seals, metalmeccanica; e Valerio Pozzi, direttore della cooperativa Opas che ha affittato e rilanciato lo stabilimento Italcarni di via Guastalla. Scopo dell’incontro era sondare il ruolo di traino che possono svolgere le rispettive aziende in un sistema industriale che stenta a uscire dalla monocultura tessile (il settore occupa ancora il 14 per cento della popolazione attiva) anche se provarci è diventata un’esigenza, a fronte di alcuni dati: un ridimensionamento del 57 per cento subito da addetti e imprese della moda negli ultimi venticinque anni; le difficoltà nel ricambio generazionale; la concorrenza internazionale, spesso anche sleale, sulle fasce medie e basse di prezzo; la difficoltà di competere su quelle alte per mancanza di dimensione e di respiro internazionali… Tutto, dunque, spinge a interrogarsi sulle possibilità di una “Carpi oltre la moda”.