Musimondi, note da ogni angolo del pianeta proposte dal Vecchi-Tonelli

La musica, una lingua comune

Aperto dal Coro delle Mondine di Novi, il calendario comprende appuntamenti per tutto l'anno tra Carpi e Modena, con orchestre, gruppi e solisti. Il prossimo concerto sarà alla Sala delle Vedute con la fanfara zigana e musiche da Scozia, Irlanda e UK

Carpi e Modena – Trentuno concerti, performance, laboratori e conferenze distribuiti tra Modena e Carpi che esplorano il mondo della musica tradizionale folkloristica, ma anche quello, più complesso e variegato, delle elaborazioni colte di musiche popolari e degli influssi presenti nella musica europea dei secoli scorsi fino alle sperimentazioni di molti compositori contemporanei. E’ la proposta di “Musimondi”, la rassegna promossa dall’Istituto superiore di studi musicali “Vecchi-Tonelli” di Modena e Carpi che “… vuole rappresentare un variegato universo di culture musicali – annota il direttore dell’istituto Antonio Giacometti –, le cui identità stanno ormai sempre più spesso confrontandosi nel gioco degli spostamenti reali (migrazioni economiche, popoli in fuga) e di quelli virtuali (l’in-formazione a 360 gradi del web). Un confronto alla ricerca dei tratti comuni e delle peculiarità individuali per la costruzione possibile di una musica nuova – prosegue – che sappia raccontarsi e farsi capire dagli strati apparentemente più lontani della popolazione mondiale, realizzando il sogno altrimenti utopico della fratellanza universale”.

Il punto di partenza di “Musimondi” è la tradizione vocale e strumentale del territorio locale che però si arricchisce di suoni e contaminazioni da tutti gli angoli del mondo. Il tratto più significativo della rassegna è infatti la presenza di artisti provenienti da lontano, ma residenti in Italia: strumentisti, cantanti e danzatori di alto livello che collaborano da tempo con musicisti italiani.

La rassegna ha preso il via domenica scorsa in auditorium San Rocco con un’esibizione del Coro delle mondine di Novi diretto da Maria Giulia Contri. Il programma carpigiano proseguirà, venerdì 10 marzo alle 21 alla Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio, con “Canti d’amore, di passione e nostalgia”, viaggio nel repertorio musicale dell’Inghilterra, della Scozia e dell’Irlanda con il soprano Elizabeth Hertzberg, il baritono Paul Henry Angus e il pianista Marco Pedrazzi e mercoledì 22 marzo all’auditorium Rusichelli con un workshop per ottoni (alle 17) e un concerto (alle 21) sulla “Fanfara Tzigana”.

“Musimondi” proseguirà fino alla fine dell’anno con un ricco calendario di appuntamenti di alta qualità. “Sono fermamente convinto che si tratterà di un’esperienza musicale e umana di grande valore e coinvolgimento emotivo – commenta Giacometti –. Ed è soprattutto di questo che in questo scorcio di secolo abbiamo tutti disperatamente bisogno, per poter vivere i valori del rispetto e della reciproca collaborazione nell’esperienza dell’arte più astratta e ambigua, ma proprio per questo aperta come nessun’altra allo scambio, alla reciprocità e all’integrazione”.

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