La Festa del Racconto alla sua XII edizione è diventata attrattiva per i grandi nomi

Un vero Festival tutto di Carpi

Protagonista quest’anno il tema dell’Architettura, metafora della pluralità dei linguaggi, dei contenuti e delle forme. Ma anche del costruire e ricostruire spazi, paesaggi e sistemi urbani. La rassegna giocata fra letteratura, teatro, musica, arte e moda

L’architettura è il tema-guida della dodicesima edizione della Festa del Racconto che si svolgerà tra Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano dal 24 al 28 maggio. La kermesse culturale, organizzata dalla Biblioteca Loria con la collaborazione della Fondazione Campori e il contributo della Fondazione CR Carpi, anticipa ancora le sue date: già l’anno scorso, dopo 10 anni di svolgimento tra fine settembre e i primi di ottobre, si era tenuta a metà giugno. Cambia anche l’organizzazione interna: nell’elenco dei promotori manca la figura del direttore artistico che invece aveva caratterizzato tutte le edizioni precedenti.

L’anno scorso era stato incaricato (per una cifra di 15 mila euro) Raffaele Cardone (docente universitario, esperto di marketing e comunicazione e già consulente di Festivaletteratura e di altri festival italiani nonché ideatore e direttore dei festival della Mente e dei Comportamenti Umani) in sostituzione dello scrittore Davide Bregola, “storico” direttore artistico della rassegna. Il format della Festa del Racconto, realizzata grazie al contributo di centinaia di volontari, rimane invece più o meno lo stesso: non soltanto interviste e conversazioni con ospiti, ma anche monologhi, messe in scena di impronta teatrale, reading, lezioni magistrali ed esibizioni musicali. Un modo inedito per parlare di letteratura e rappresentare l’arte del raccontare. Tra le iniziative più curiose, si segnalano le “Vetrine narranti”, vale a dire le citazioni sulle vetrine dei negozi che già da qualche giorno vanno a comporre una grande narrazione corale nel centro storico.

“Architettura e letteratura, narrazione e paesaggio, luoghi e storie sono le parole chiave attorno a cui si sviluppa la XII edizione della Festa del Racconto – annotano Emilia Ficarelli e Anna Prandi, curatrici del programma nonché direttrici, rispettivamente, del Castello dei Ragazzi e della Biblioteca Loria –, intitolata ‘Costruire mondi’ così da contenere e restituire il temaguida cui quest’anno è dedicato l’evento: l’Architettura, letta e raccontata con una pluralità di linguaggi, contenuti e forme. Diverse le declinazioni del tema – aggiungono –: la più realistica e concreta riguarda le città costruite (o ricostruite), i paesaggi antropizzati, l’analisi dei sistemi urbani; ma grande spazio viene dato alla rilettura di ambienti e luoghi grazie alla visionarietà dei protagonisti delle arti figurative, della musica, del teatro, della moda”. A raccontare di città abitate, visitate o vissute, per capire l’importanza dei territori saranno i 70 protagonisti dei 59 eventi (il programma completo è consultabile sul sito www.festadelracconto.it).

Tra gli ospiti: Nicolai Lilin, scrittore di origine siberiana che con il suo romanzo d’esordio “Educazione siberiana” ha raggiunto il grande successo internazionale (Gabriele Salvatores ne ha tratto un film interpretato da John Malkovich); Michela Marzano, docente universitaria, filosofa e saggista che si occupa, in particolare, della fragilità della condizione femminile e di tematiche legate all’amore; Marcello Fois, scrittore e sceneggiatore che ha scritto romanzi tradotti in 23 Paesi. E ancora: il poeta e scrittore Guido Catalano; Edith Bruck, ebrea di origine ungherese deportata ad Auschwitz nel 1944 che nella sua lunga carriera letteraria ha ricevuto diversi premi ed è stata tradotta in più lingue; lo scrittore Andrea Vitali, finalista dei premi Strega e Campiello.

Spiccano poi alcuni nomi illustri della narrativa e del giornalismo che saranno di grande richiamo per il pubblico. Tra questi, un habitué degli eventi culturali carpigiani: Corrado Augias che sabato 27 maggio in piazzale Re Astolfo sarà protagonista di un conversazione sul tema “C’è ancora Roma?”. Scrittore e giornalista, collaboratore di Repubblica, Augias è autore di numerosi libri e di programmi televisivi. A Carpi, insieme a Federico Taddia, ripercorrerà la storia della capitale italiana che nel corso dei secoli ha conosciuto glorie e vergogne e rifletterà sul suo destino.

Un altro personaggio molto popolare che sarà ospite in piazzale Re Astolfo domenica 28 maggio alle 15,30 è Massimo Gramellini, giornalista (dal 2017 è al Corriere della Sera con la rubrica Il Caffè dopo 18 anni alla Stampa con il corsivo di prima pagina Il Buongiorno), scrittore (da uno dei suoi libri, “Fai bei sogni”, è stato tratto un film) e collaboratore della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. A Carpi dialogherà con il giornalista Pierluigi Senatore sull’argomento “L’Europa e il senso di appartenenza”. A 60 anni di distanza dalla firma dei trattati di Roma e a un anno dalla Brexit, Gramellini racconterà al pubblico il progetto condiviso dell’Europa con i suoi limiti e le sue imperfezioni.

Nella giornata conclusiva del Festival, domenica 28 maggio alle 18,30 in piazzale Re Astolfo, è prevista la lezione magistrale di un altro volto noto, Federico Rampini che parlerà di “New York: capitale del mondo, epicentro del Caos”. Una metropoli che il giornalista, scrittore e docente conosce bene, dal momento che è corrispondente dalla Grande Mela per la Repubblica. Nel corso dell’incontro, che sarà condotto dal direttore di Voce Florio Magnanini, Rampini si soffermerà in particolare sulle contraddizioni di New York come emblema di tutte quelle che caratterizzano l’Occidente: una città che ha “creato” Trump e che oggi lo combatte a oltranza; un modello di società multietnica ma anche “segregata” più che mai; un polo d’attrazione dei “cervelli” ma al contempo epicentro di una civiltà decadente.  

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