I tetti in eternit della ex fabbrica Migor di via Colombo si prendono l’apertura di una delle due pagine che il Carlino dedica oggi a Carpi. Il motivo sta nella preoccupazione dei residenti per coperture in amianto che il Comune ha fatto tuttavia sapere non trattarsi necessariamente di lastre pericolose, soprattutto se intatte, tanto più che parti di esse potrebbero essere state rimosse o incapsulate. Si resta nel condizionale. Ma il disagio dei residenti si spinge oltre e denuncia il perdurante stato di abbandono di un immobile che si prende pressoché un intero isolato della prima periferia sud di Carpi, che è transennato così da impedire l’utilizzo delle aree di sosta, mentre i paraggi dell’ex stabilimento vengono utilizzati nottetempo per abbandonarvi rifiuti ingombranti.
La Migor della famiglia Gorgò, com’è noto, si è trasferita da tempo nella zona industriale di via Guastalla mentre l’area della vecchia fabbrica è sottoposta a Pur, piano di ristrutturazione urbana, per cui un eventuale intervento di recupero dovrebbe essere progettato unitariamente, anche se eseguito poi a stralci. Condizione che sarebbe facilitata dall’unica proprietà.