Linee secondarie? Reggio però le rinnova
Ai reggiani la ferrovia piace più che non ai modenesi. Lo prova il fatto che, mentre per un eventuale ripristino della ferrovia fra Carpi e Correggio-Bagnolo esisteva un progetto (poi persosi nelle nebbie della burocrazia) di parte reggiana per un rilancio del trasporto su ferro, a Carpi (e a Modena) non una parola è stata spesa in proposito. Di più: a Reggio non solo parole sono state spese, ma anche fior di milioni di euro, per far compiere un salto di qualità ad un'altra ferrovia "secondaria", la Guastalla-Reggio Emilia che fu inaugurata nel 1886, un anno prima del tratto Bagnolo-Correggio-Carpi che ne è una diramazione, e che è tuttora in onorato servizio. Sedici milioni e mezzo di euro, questo è quanto hanno stanziato Regione Emilia Romagna e Fer (la società regionale ferroviaria) per lavori di sistemazione della massicciata ferroviaria fra Guastalla e Novellara e per la elettrificazione del trato Guastalla Bagnolo. E non sono state solo parole: il progetto, annunciato, lo scorso anno,ha preso il via nello scorso mese di giugno con previsione di fine lavori già a fine settembre. Trentuno i chilometri della linea, che ha il pregio di incrociare dal 2013 la stazione Mediopadana di Reggio e quindi di collegarsi immediatamente con l'Alta Velocità. Tre le linee ferroviarie regionali che servono Reggio Emilia, la Reggio-Guastalla, la Reggio-Ciano d'Enza e la Reggio-Sassuolo con collegamento allo scalo merci di Dinazzano. Modena conta invece solo sulla Modena-Sassuolo (il famoso "Gigetto" sempre oggetto di contestazioni) e il tratto modenese della Vignola-Casalecchio.
f.s.