Storia - Un libro dell'ispettore in pensione Daniele Benati su 150 anni della Ps in città

Polizia a Carpi, corpo dell'ordine

di Fabrizio Stermieri

Compie centocinquant'anni la presenza della Polizia a Carpi. Nel mese di marzo del 1867, dopo che il Consiglio Comunale di Carpi aveva provveduto a prendere una apposita delibera e contemporaneamente aveva stabilito uno stanziamento adeguato, un vice brigadiere e tre guardie del Corpo di Sicurezza Pubblica, istituito dal neonato Regno d'Italia con il compito di mantenere l'ordine pubblico giungono a Carpi e prendono alloggiamento in Castelvecchio, all'interno dell'edifico che attualmente ospita le scuole elementari Manfredo Fanti. Sono notizie, queste, che si ricavano dall'opera fresca di stampa La polizia di Stato a Carpi, scritto dall'Ispettore Superiore di Polizia Daniele Benati, in servizio presso il commissariato di Polizia cittadino dai primi anni novanta e grande appassionato del suo lavoro e della storia del corpo a cui appartiene. Il volume (223 pagine, 18 euro, Mucchi Editore) sarà presentato ufficialmente prossimamente nell'ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della presenza della Pubblica Sicurezza nella città dei Pio. Nella prima parte dell'opera, Daniele Benati, ripercorre le varie fasi storiche della Polizia, dalla nascita del Corpo nel 1852 nell'allora Regno di Sardegna, sino alla più recente riforma del 1981 che ha visto la nascita della Polizia di Stato. La seconda parte del volume è invece dedicata interamente alla presenza della Polizia a Carpi, con una ricca appendice di casi, segnalazioni e rapporti tratti dagli archivi cittadini sulla piccola criminalità che anche allora faceva cronaca a Carpi.

Alla ricca storiografia su Carpi mancava proprio una storia della Polizia che Benatti, nato a Concordia nel 1964, ha potuto ripercorrere anche grazie alla collaborazione di alcuni noti carpigiani: Mauro D'Orazi, che ha fornito parte del corredo fotografico, il pittore Adolfo Lugli che ha realizzato bellissimi figurini uniformologici sulla scorta del materiale disponibile presso gli archivi storici della Polizia di Stato, Lucia Armentano che ha messo a disposizione la sua esperienza nella ricerca dei documenti d'archivio. 

Ne è uscito uno studio che, per ammissione dell’autore, prende le mosse da una prima ricerca avviata in occasione dell’inaugurazione dell’attuale sede della Polizia di Stato. Il rapporto citta-Polizia, nel corso di questi 150 anni di convivenza, ha avuto alti e bassi e non sempre istituzione e società si sono trovati in sintonia. La mancanza di molti documenti del periodo compreso fra gli anni trenta e i primi anni sessanta, per altro, non ha consentito di approfondire come sarebbe stato auspicabile alcuni temi di grande interesse come per esempio il ruolo della Polizia durante il periodo fascista, e quello svolto nel primo dopoguerra, fra i grandi scioperi operai e la reazione scatenata sulle piazze da alcuni governi della Repubblica.

La messe di notizie inedite e di immagini rare offerte dal lavoro di Benati è tuttavia notevole: prezioso, per esempio, l'elenco dei delegati di Polizia del secolo scorso, con un minimo di biografia di ciascuno di essi, dal primo (Antonio Solmi, che nel 1868 coordinò un'operazione che condusse all'arresto di cinque malviventi intenzionati a portare a termine una rapina a mano armata in una villa di Quartirolo), sino all'attuale dirigente in carica, Laura Amato. Nelle immagini, particolarmente bella quella che ritrae in copertina due Regi Carabinieri con una guardia di P.S. e il dirigente dell'ufficio con la paglietta in testa, datata 1919, o quella del 1951 con il dirigente di allora, Vincenzo Tibis col suo distaccamento al gran completo o quelle, infine, del 1947 quando la Polizia fu incaricata di vegliare sui profughi stranieri temporaneamente raccolti nell'ancora funzionamente campo di concentramento di Fossoli.«Un percorso, quello della Polizia – ammette l'Ispettore Benati – lungo e non privo di ostacoli, che ha visto scioglimenti e ricostituzioni, cambi di denominazione, di status, da militare a civile, ma che ha sempre avuto quale sua “stella polare” la conservazione dell'ordine pubblico e la tutela della sicurezza della collettività».

La pubblicazione del volume di Daniele Benati si inquadra in un più vasto programma di celebrazioni per il 150° anniversario della Polizia a Carpi: una mostra di documenti e divise storiche, concerti della banda della Polizia di Stato ed altre iniziative pubbliche.

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