Lo sfogo di Bonacini: Carpi poco riconoscente

La sensazione della fine di un ciclo e le avvisaglie dell’avvio di una nuova fase per il Carpi calcio escono con evidenza oggi dalle pagine sportive dei quotidiani, dopo l’amara sconfitta con il Benevento.

In una intervista al Carlino, il patron Stefano Bonacini, elogia atleti e allenatore (e anche la società da lui guidata) per quanto fatto in questi ultimi due anni, per poi lasciarsi andare ad alcune amare riflessioni sul coinvolgimento nell’avventura calcistica del Carpi da parte di una città definita, sotto questo profilo, “poco riconoscente”. Dove sono finiti, si chiede,  i 1.400 che fanno la differenza tra i 700 abbonati al Carpi di quest’anno e i 2 mila e passa che hanno firmato perché volevano “il Carpi a Carpi”? Il proprio rammarico Bonacini lo sottolinea ancora di più, quanto più era evidente invece il trasporto con il quale la gente di benevento ha seguito la propria squadra, fino a fare dello stadio, la sera della sfida decisiva, uno spettacolo che, assicura il patron del Carpi, “…non avevo mai visto neppure sui campi della serie A”. 

Quanto alle notizie sulla squadra, i quotidiani concordano sulla serie di addìi che si profilano all’orizzonte: Belec, Lollo, Di Gaudio e Romagnoli, in scadenza di contratto, vengono dati come sicuri partenti al pari di Struna giunto a fine prestito. Di Lasagna si sapeva già da tempo, mentre in 14 dovrebbero rimanere perché legati fino al 2019 e al 2020. Novità si annunciano anche per il settore tecnico, con l’arrivo, dato per scontato, del Ds Matteo Lauriola, già braccio destro di Giuntoli al Napoli, che subentrerebbe a Romairone, mentre parrebbe definitivamente chiusa l’eroica stagione di Fabrizio Castori, al quale potrebbe subentrare Alfredo Aglietti, ex di Empoli, Novara, Entella, e Ascoli. Più defilate le candidature di Calabro, Alvini e Galderisi, considerati outsider.