Sanità - Nel solo seminterrato del Ramazzini 53 mila esami nel 2016, 200 al giorno

Punto Prelievo verso la riforma

CARPI – Lo scorso anno ne hanno effettuati più di 53 mila solo nel seminterrato del Poliambulatorio annesso all'ospedale Ramazzini. Un certo numero di esami è poi stato effettuato anche nei vari centri clinici convenzionati con l'Ausl presenti a Carpi. Insomma, in totale, una valanga di esami biologici e di prelievi del sangue al ritmo di circa duecento al giorno per tutti i santi giorni dell'anno, escluso le domeniche e le feste comandate. Il Punto Prelievi presso il Ramazzini (responsabile medico la dottoressa Cristina Maccaferri) è uno snodo particolarmente importante della sanità locale: prima o poi ci passano tutti perché un esame del sangue o delle urine è lo strumento base per svolgere qualsiasi diagnosi clinica. Un punto nodale, ma delicato, occorre aggiungere; un luogo che fa registrare ogni giorno lunghe file in attesa e che mette sotto pressione una struttura che, forse non tutti lo sanno, non è servita da personale in pianta organica dell'Ausl ma è in gran parte affidata a società convenzionate esterne. Sino ad oggi, infatti, sono state la Domus e la Salus (l'una una cooperativa sociale e l'altra una società a responsabilità limitata) ad assicurare il servizio di segreteria e di prelievo del sangue presso i Punti Prelievi di Carpi e di Mirandola (e di altri distribuiti su tutto il territorio provinciale). Domus e Salus sono poi le società che assicurano con propri contratti la presenza dei medici prelevatori i quali sono liberi professionisti (non dipendenti dell'Azienda Sanitaria) che operano in convenzione con le due società a loro volta appaltatrici del servizio. Nei giorni scorsi il personale in appalto (39 operatori amministrativi e di segreteria, 39 dipendenti delle società, parecchi medici e infermieri a contratto) avevano espresso preoccupazione per il proprio futuro occupazionale a seguito delle procedure di rinnovo dell'appalto di servizio da parte dell'Ausl. Dopo dieci anni, molti temevano di vedere pregiudicate le rispettive aspettative di lavoro. In realtà l'Ausl ha assicurato che, nel rinnovare il contratto d'appalto per i Punti Prelievo, ha ritenuto opportuno inserire una clausola di salvaguardia per questi lavoratori già da anni inseriti nel processo lavorativo. Di più: l'Ausl ha incrementato il numero di Punti Prelievo in cui, da ora in poi, sarà possibile il cosiddetto “libero accesso”. A Nonantola, Sassuolo e Pavullo, non sarà più necessario prenotare il giorno in cui effettuare il prelievo del sangue ma sarà possibile recarsi direttamente al Punto Prelievo senza passare per il Centro Unico di Prenotazione, il Cup, a sua volta sempre intasato di cittadini in fila. A Modena questa modalità d'accesso è già stata attuata ai Punti Prelievo attivi presso il centro commerciale La Rotonda e presso l'ospedale di Baggiovara.

A Carpi, per il momento, non se ne parla. E' tuttavia probabile che l'accesso diretto potrà essere assicurato ai carpigiani in occasione dell'apertura della Casa della Salute al cui interno è prevista la realizzazione del nuovo Punto Prelievi cittadino, Ma la Casa della Salute di Carpi, i cui lavori di costruzione secondo il protocollo d'intesa Comune di Carpi-Ausl Modena dovevano prendere il via già lo scorso 1° di marzo per essere ultimati nel marzo del 2019, come è sotto gli occhi di tutti, non hanno ancora preso il via.

f.s.

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