Associazioni - Bilancio del quadriennio Marani che verrà riconfermato Presidente

Avis: in primo piano la questione volontariato

CARPI – L’avis di Carpi ha rinnovato il proprio consiglio direttivo alla scadenza dl primo quadriennio di presidenza di Fabio Marani: i soci Avis hanno provveduto martedì sera, in occasione dell’assemblea annuale di approvazione del bilancio 2016, ad eleggere il nuovo consiglio che resterà in carica per il prossimo quadriennio. Questo l’elenco degli elletti: Giovanna Arletti, Fabrizio Basaglia, Paolo Bertan, Cristian Boccaletti, Silvia Cabri, Massimo Fazzi, Sara Fererarini, Gianni Galioitto, Germana Guidetti, Simone Loschi, Egidio Mantovani, Fabio Marani, Barbara Pedrielli, Marco Rustichelli, Franco Severi, Arianna Soragni, Cristiano Terenziani.

Il consiglio direttivo, nei prossimi giorni, procederà a nominare al suo interno i nuovi organi, primo fra tutti il presidente. Si dà per scontato che Fabio Marani verrà riconfermato alla presidenza dell’associazione che raccoglie i donatori carpigiani di sangue. Marani ha tracciato, in sede d’assemblea, un quadro riassuntivo dell’attività svolta dall’Avis lo scorso anno e nel corso del quadrienno della sua presidenza.

«Si chiude un quadriennio – ha affermato Marani – ed è inevitabile fare il punto della situazione. Molto è stato fatto: nuova sede, accreditamento sanitario, calendario donazioni. Per il futuro, a mio avviso, occorre ripartire dalla base, dai volontari. E dobbiamo tornare a parlare di donazione, di cosa vuol dire dedicare tempo al mondo del volontariato».

Positivo il bilancio delle attività svolte lo scorso anno, culminate con l’organizzazione a Carpi dell’assemblea provinciale Avis,. Positivo anche il bilancio delle donazioni di sangue raccolte, così come è emerso dalla relazione del direttore sanitario della sezione Avis carpigiana, il dottor Massimo Bevini: 111 soci in più rispetto al 2016, 3286 donazioni di sangue intero, 2395 di plasmaferesi, 2891 esami effettuati sui donatori (esami del sangue, elettrocardiogrammi, visite cardiologiche) per assicurare il massimo della salubrità del sangue raccolto e lo stato di salute dei donatori.

Meno brillante il risutltato del bilancio economico Avis che si chiude con un disavanzo di quasi 8 mila euro (contro tuttavia una previsione più negativa, oltre 20 mila euro, formulata lo scorso anno). «Pesano su di noi i maggiori costi di gestione e di mantenimento della nuova sede», ha precisato Marani, che ha potuto tuttavia annunciare per il corrente anno il conseguimento di un sostanziale equilibrio di bilancio.

f.s.

 

 

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