Sanità - Spending review in agguato ma il Piano di riordino non ne parla. Per ora

Attenzione ai posti letto: i tagli non finiscono mai

CARPI – Ad essere sinceri, nel Pro (il nuovo Piano di riordino ospedaliero) presentato lo scorso mese di giugno dal direttore generale dell'Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico, di riduzione di posti letto in ospedale non se ne parla, in particolare per quanto riguarda l'area nord della provincia, quella presidiata dagli ospedali Ramazzini di Carpi e Santa Maria Bianca di Mirandola. Eppure lo spettro di un ulteriore taglio nei posti letto negli ospedali regionali aleggia da tempo e a Bologna la necessità di apportare ulteriori tagli alla spesa sanitaria a seguito della cosiddetta "spending review" pare sia ancora avvertita in modo pesante.

Così, non sembra del tutto fuori luogo l'attenzione pressante che i sindacati e gli operatori sanitari rivolgono alle mosse dei vertici Ausl in attuazione al Piano sanitario provinciale per scongiurare, anche sul versante “posti letto” ulteriori tagli che possono sempre spuntare dietro l'angolo.

Negli anni settanta, quando l’ospedale carpigiano era amministrato in autonomia, il Ramazzini era un vero e proprio alveare con circa 450 posti letto; oggi, secondo i dati ufficiali resi disponibili dall'assessorato regionale alla Sanità, ne conta 279, di cui sei in Day Surgery e tre in Day Hospital. Ventidue, attualmente secondo i dati della Regione, i posti letto in chirurgia e ventitre in ortopedia e traumatologia che sono i due reparti del Ramazzini individuati dal Piano ospedaliero come punti di forza per la specialistica locale: la chirurgia oncologica e l'ortopedia del femore.

Al Santa Maria Bianca di Mirandola, che opera in sinergia con Carpi e dove già da tempo operano a "scavalco" i responsabili di diversi reparti del Ramazzini, i posti letto sono 122 ma la direzione sanitaria avverte che si potrà contare prossimamente su altri 23 posti di Ospedale di Comunità (investimento previsto 7,8 milioni di euro).

In Regione la cura dimagrante dei posti letto ormai ha una storia più che decennale: con una emorragia di circa tremila posti. Ciò nonostante siamo ben al di sopra del limite indicato dalla legge: 3,6 posti letto ogni mille abitanti (oggi ce ne sono in Emilia Romagna quattro ogni mille abitanti). E Carpi? Se consideriamo un bacino potenziale locale dell’Unione Terre d’Argine di 100 mila abitanti circa, la nostra percentuale è di circa 2,8 posti letto per mille abitanti e siamo decisamente sotto la media. C'è da stare tranquilli? Tutto dipende dal processo di integrazione fra Policlinico e ospedale di Baggiovara che si gioca a Modena: una "integrazione" che dovrebbe nelle intenzioni assorbire quel quid di posti letto in più che ogni provincia della nostra regione dovrà sacrificare per far quadrare i conti a Bologna. Se l'integrazione non portasse al risparmio previsto in termini anche di posti letto (che si traducono in maggiori risorse da chiedere alle casse della Regione) non si può escludere a priori che ulteriori ritocchi e sacrifici possano essere chiesti alla rete provinciale ospedaliera, area nord compresa.

f.s.

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