Sodalizi - Compie 25 anni l'ente (ex Cral) che unisce dipendenti e pensionati Ausl

Al Circolo sanità si viaggia

CARPI – Compie venticinque anni il Cral Sanità, o meglio, il Circolo Aziendale Sanità dell’ospedale Ramazzini, una bella realtà di amicizia e solidarietà che dura da oltre un quarto di secolo. «In effetti – spiega Michele Stassi, l’attuale presidente del circolo ricreativo e culturale dei dipendenti del nosocomio di Carpi – l’allora Cral (acronimo di Circolo Ricreativo Assistenziale Lavoratori) venne fondato una prima volta nel 1983 (e avrebbe allora già più di trenta’anni di vita) ma, alcuni anni dopo la costituzione venne disciolto per motivi interni. Nell’attuale conformazione è stato ricostituito nel 1992 e quindi, per l’appunto, compie quest’anno il suo primo venticinquennale». Fra i soci fondatori del circolo dipendenti, il sindacalista Dino Gadda (che è ancora uno dei più attivi collaboratori della segreteria) ed Enrico Contini, attuale presidente dell’Asp, Azienda Servizi alla persona dell’Unione Terre d’Argine. «La nostra è una realtà vivace ed attiva – spiega Stassi, pensionato dell’Ausl, a suo tempo amministrativo al Ramazzini –; svolgiamo diverse attività in campo culturale e ricreativo: per esempio abbiamo un gruppo sportivo che pratica il podismo, un gruppo teatrale amatoriale che produce spettacoli dialettali, un nucleo di soci appassionati di funghi che organizza ogni anno una settimana in montagna per la raccolta dei funghi e tante altre attività, non ultima la costituzione di un gruppo fotografico». Il punto di forza del calendario annuale di iniziative del Circolo Aziendale Sanità è però il programma dei viaggi, curato fra gli altri da Vanna Iori e Sonia Boni: «Ogni anno proponiamo un elenco di gite, in Italia ed all’estero e lo sottoponiamo al voto dei soci. Le gite più votate vengono messe in cantiere, ne abbiamo fatte di bellissime e memorabili, in Giordania, in Germania e altrove. Quest’anno, a giugno, andremo alla scoperta della Normandia». Sono 380 i soci del circolo aziendale, 120 dei quali ormai in pensione, gli altri ancora in servizio: medici (un dieci per cento del totale), infermieri, personale tecnico ed amministrativo. «A novembre, in occasione della cena sociale, i vari gruppi e sottogruppi si ritrovano tutti. E’ un momento di particolare amicizia. Quest’anno, per il venticinquennale troveremo un motivo in più per fare festa».

f.s.

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