Manga e Cosplay: una nuova stagione per il fumetto a Carpi
CARPI - Per due giorni la città dei Pio è stata la capitale del fumetto in stile giapponese e del Cosplay, la tecnica tutta giovane di mettersi in mostra mascherandosi come il proprio eroe di carta preferito e di comportarsi proprio come se quell'eroe fosse lì, in carne ed ossa. CarpiCon, prima fiera del fumetto di Carpi ha chiuso i battenti degli stand allestiti in piazzale re Astolfo dalle associazioni Manga Beats e I giovani per Carpi, con un bilancio sostanzialmente positivo: buona la presenza di espositori e discreta la presenza di appassionati (oltre duemila i visitatori paganti) durante questa due giorni organizzata nell'ambito delle iniziative per il Santo Patrono. Un doveroso chiarimento per tutti coloro per i quali Manga e Cosplay sono due parole del tutto ignote: Manga è la parola giapponese che sta per “immagine derisoria” e che per traslato definisce il fenomeno del fumetto giapponese diffusosi con i suoi personaggi e con il suo tratto caratteristico in tutto il mondo conquistando le giovani generazioni. Cosplay invece è un neologismo che sta per Costume e Play (costume e gioco/interpretazione) e consiste nel rivestire il costume e interpretare al tempo stesso lo stile del personaggio, non solo quelli giapponesi ma anche quelle americani della Marvell o di altre case produttrici di cartoons. In giro per Carpi, nello scorso fine settimana, se ne sono visti di tutti i tipi. Ma con il fumetto Carpi non ha ancora finito: già si annuncia dal 3 all'11 giugno prossimi un altro evento fumettistico e cioè la seconda edizione (quella 20017) di CarpiComix.Sede di questo secondo appuntamento con il fumetto e l’illustrazione d'autore, sarà la torre dell'uccelliera di palazzo Pio con la mostra di tavole originali dei disegnatori Sergio Staino e Gianni Carino. In calendario incontri e laboratori con grandi firme del fumetto e dell'illustrazione: da Ro Marcenaro, a Silver, passando naturalmente attraverso l'opera di Sergio Staino e Gianni Carino, Luca Raffaelli, Massino Bonfatti e del nostro Oscar Sacchi.
f.s.
