Sarà un anno sul filo del rasoio
Sempre che 5 Stelle e Lega, uscitti trionfanti da queste elezioni, trovino un accordo. Calamitando le forze sparse che confidano nel ribaltone
“Sarà un anno da vivere pericolosamente”, commentava uno davanti al tabellone dei risultati delle Politiche del 4 marzo allestito come da tradizione davanti al Municipio. Pensava ovviamente al traguardo delle Comunali 2019 per Sindaco, Giunta e maggioranza tutta, al governo di Carpi dal 1945. Perché i conti – stando ovviamente ai numeri di questi giorni e supponendo una loro replica da qui a un anno – sono presto fatti: con una coalizione di centro sinistra che supera di poco il 38 per cento, contro il 57 ottenuto dal Sindaco in carica alle Comunali del 2014, il ballottaggio non sarebbe più un’ipotesi, ma una prospettiva concreta. Di più: da spauracchio, per il Pd e i suoi alleati potrebbe diventare perfino una zattera alla quale aggrapparsi disperatamente. Soprattutto nel caso in cui l’isolamento e l’allergia fin qui dimostrata dai 5 Stelle verso alleanze e accordi elettorali (invariabilmente classificati come “inciuci”) lasciasse il posto all’abilità manovriera sdoganata dal loro leader nazionale, a quel “tutti debbono venire a parlare con noi”, subito rilanciato a Roma da Alessandro Di Battista, che poi significa anche il reciproco “noi pronti a parlare con tutti”.