Sul referendum Lapam si sbilancia, Cna un po meno
Sono comunicati praticamente paralleli, quelli che hanno diffuso in queste ore Lapam Confartigianato e Cna in vista della consultazione referendaria di domenica 10 settembre sul futuro di Aimag. A partire dai titoli: “Referendum Aimag: la mutiutility resti ancorata al nostro territorio”, recita la nota di Lapam; “Referendum Aimag: tutrelare le imprese del territorio”, ribadisce quella di Cna. E più avanti: “Ogni eventuale percorso di aggregazione futura se veramente inevitabile – scrive Lapam –, non potrà non tenere conto della necessità che l’Azienda dei servizi mantenga un chiaro e forte legame con il proprio territorio di riferimento”. E Cna di Carpi, a firma della presidente Tamara Gualandi, sottolinea a propria volta: “A noi interessa che Aimag mantenga la propria territorialità, certamente nei rapporti con i cittadini e gli utenti, ma soprattutto con le imprese, continuando a collaborare con le aziende e le filiere della nostra area”. Sulle prospettive, però, chi si sbilancia maggiormente è Lapam che, alla luce della dichiarata necessità di mantenere un legame con le imprese locali, scrive: “Proprio per questo motivo crediamo sia da preferire un percorso di aggregazione e di partnership industriale piuttosto che la fusione, a prescindere dai soggetti coinvolti”. Più avanti sottolinea che la scelta finale dovrà tener conto, oltre che delle “…legittime aspettative di rendite economiche”, anche dei “… reali benefici per l’intero territorio di riferimento”. E conclude, auspicando che ci sia una “…partecipazione buona e consapevole alla consultazione”.