Molte opere in cantiere per la Fondazione CR Carpi

di Fabrizio Stermieri   

Un anno sin qui povero di “tagli di nastri inaugurali” e di festeggiamenti per nuovi cantieri aperti, questo 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio Carpi, la “cassaforte” dei carpigiani ripetutamente chiamata a sostenere iniziative e a finanziare opere a favore della città. Tutti ricorderanno che nel 2016 la Fondazione, fra le varie altre attività svolte, aveva anche finalmente inaugurato a Novi e a Soliera due grandi cantieri: il Pac (polo artistico e culturale) di Novi, nel mese di maggio, e Habitat (la casa della culturale e della musica) a novembre a Soliera, due realizzazioni “proprie” della Fondazione (cioè di proprietà dell'ente) concesse ai Comuni per svolgere importanti funzioni nel campo della formazione, della cultura, dello spettacolo teatrale e musicale. Quest'anno nulla di così importante, almeno dal punto di vista dell'immagine della Fondazione ma a palazzo Brusati non sono dello stesso parere: "«Anche se mancano ancora alcuni mesi alla conclusione dell'anno e pertanto i dati sono non definitivi – assicura il presidente Giuseppe Schena – possiamo affermare che il 2017, sotto il profilo degli impegni e delle erogazioni della Fondazione, non sarà inferiore al 2016. In primo luogo le erogazioni: quest'anno sfioreranno i 4,8 milioni di euro con un incremento, rispetto alle previsioni del nostro documento programmatico del 6,6 per cento (la previsione era attestata sui 4,5 milioni, ndr). E' vero, non abbiamo allo stato attuale in cantiere progetti “nostri” da gestire direttamente ma solo progetti di terzi che abbiamo deciso di finanziare, il ché sconta i tempi e i modi di intervento dei soggetti beneficiati. Ma si tratta per noi pur sempre di un gran numero di contribuzioni a importanti realizzazioni che sono partite o partiranno prossimamente, a Carpi e anche nelle altre località del nostro territorio. Spesso si tratta di progetti pluriennali che necessitano di tempi lunghi per essere attuati».

Facciamo una specie di "lista della spesa"?

«Bene: 550 mila euro per il restauro e la valorizzazione del torrione degli spagnoli del castello. Un impegno complessivo di 2,5 milioni. Chi passa per piazza non vede nulla in concreto ma i lavori sono finanziati. All'Università di Modena stiamo finanziando un centro di simulazione medica avanzata: 650 mila euro in totale, 250 mila euro quest'anno. Per il progetto Carpi FashionSystem a sostegno del settore moda, il contributo da noi deliberato è stato di 1,2 milioni di euro e quest'anno ne erogheremo 400 mila. Poi 100 mila euro per il Festival Filosofia che parte adesso, 200 mila euro per il costruendo centro ospitalità ed accoglienza per bambini, giovani e famiglie di Sant'Antonio in Mercadello della Diocesi di Carpi (impegno totale di spesa per noi, 600 mila euro) e via di questo passo; l'elenco completo sarebbe troppo lungo da riportare ma è a disposizione degli interessati».

Nella lista c'è anche il Care Residence di Carpi, 900 mila euro di finanziamento deliberato, 200 mila euro di stanziamento per quest'anno, ma l'opera che dovrebbe essere realizzata dal Comune di Carpi, non decolla ancora.

«Ci sono anche questi casi – ammette Schena – ma certo non dipendono da noi che abbiamo tutto l'interesse a che quanto deliberato, stanziato ed accantonato a bilancio, venga poi effettivamente speso. E' quello che chiediamo ai beneficiari dei bandi di assegnazione fondi: tre quelli varati quest'anno per un totale di 400 mila euro di contributi per attività culturali, sociali e sportive. A breve provvederemo a comunicare l'elenco dei beneficiati».

Insomma, nessun taglio di nastri quest'anno?

«Abbiamo finanziato con 300 mila euro l'acquisizione da parte dell'Ausl di una importante apparecchiatura videolaparoscopica ed endoscopica per il trattamento dei tumori del colon retto per l'ospedale Ramazzini. A settembre, almeno questa, la potremo ufficialmente inaugurare».