Massimo Michelini: Aimag ha tutti i requisiti per vincerla, la gara del gas
Da Massimo Michelini riceviamo e pubblichiamo:
«Mi scuso ma solo ora sono riuscito ad aprire il link di Tosi. Provo a fare alcune considerazioni. Tutta l'impalcatura di Tosi si regge su una preoccupazione e cioè che Aimag non possa crescere, ma anzi deperisca nel caso dovesse perdere le gare per l'affidamento dei servizi in concesssione (acqua, gestione reti e rifiuti). Preoccupazione legittima che però riguarda tutti i soggetti partecipanti alla gara (quando ci sarà. Tosi parla del 2018 dimenticando che è dal 2010 che sono rinviate di anno in anno). Occorre allora andare al merito. Le gare si vincono (o si perdono) per la capacità che si ha di mettere in campo modalità di gestione, risorse tecniche e di investimenti superiori ai concorrenti. In questo Aimag è ben messa: ha costi di gestione inferiori (efficienza) diciamo rispetto ad Hera (lasciamo stare Gazprom, tirata in ballo da Mirco Arletti, che non gestisce reti locali ma vende miliardi di metri cubi di gas e anche questo modo di adombrare spauracchi la dice lunga sugli argomenti tirati in campo).
«Secondo punto Aimag non è indebitata a differenza di Hera e può tranquillamente affrontare le gare senza mettere in difficoltà l'equilibrio finanziario (come ha ricordato recentemente anche l'attuale Direttore). A meno che i nostri pavidi amministratori adombrino il sospetto che Hera abbia un migliore rapporto con la politica e questo la possa favorire nelle gare (ipotesi di cattura del regolatore da parte del regolato come indicato da Cantone nella recente delibera dell'Autorità Anticorruzione). Circa le dimensioni di Aimag, è da tempo dimostrato che un bacino di oltre 200.000 abitanti serviti, non solo è sufficiente, ma risulta ottimale nel delicato equilibrio tra rapporto col territorio, economicità della gestione e soddisfazione degli utenti. Orsù, fatevi coraggio, cari amministratori pubblici, che questa volta riuscite a vincere!