Sanzioni alla Russia: la spiegazione cercatela nelle trame in Ukraina

(dal nostro corrispondente carpigiano Gian Luca Nicolini)

Il premier Conte, ribadisce fortemente di essere dentro al patto Atlantico ma che, per motivi politici e commerciali, vuole ridiscutere, le sanzioni dell’Europa sulla Russia. Da varie parti sono giunte molte precisazioni, molti dettagli, molti discorsi, per lo più inutili, in quanto quello che accadde  in Ukraina, nel 2014, durante i giochi olimpici di Sochi, dà nuovamente adito a errate interpretazioni da parte di tutti. In pochi, in quei giorni, eravamo a Kiev, con alberghi vicini alla  piazza Majdan, e abbiamo visto tante cose, tanti dettagli, perché la piazza era aperta a chiunque. Le sanzioni non sono iniziate da parte  di Obama per la Crimea, bensì per la rivolta del Donbass dove i Russi fiancheggiavano i locali contro l’esercito ukraino rinforzato da molti militari americani. E poi perché c’era un grande interesse da parte di George Soros e di un gruppo di ebrei ukraino/americani, di incamerare soldi e a valutare la possibilità, mentre il mondo guardava alle Olimpiadi invernali di Sochi, di operare un vero e proprio colpo di Stato.    

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