Dopo il grande successo de ''L'anima dello stivale''

Franca Gualtieri dà alle stampe il suo secondo libro ''Materni dettagli''

Un incontro fortuito su un treno. Il volto già visto di un uomo che, liceale, frequentava la scuola dove lavorava sua madre, scomparsa alcuni anni prima. Vorrebbe parlargli, rivivere con lui le storie di una vita, ma quella persona in fin dei conti è per lei poco più di uno sconosciuto, perciò resta in silenzio. Mentre il treno corre verso sud, tuttavia, Franca rivive i ricordi e le emozioni che la legano ancora alla madre. Riaffiorano così le parole, a volte belle e pure, altre volte burrascose, che hanno segnato la vita trascorsa insieme.

 

E’ questa la trama del nuovo libro dell’imprenditrice e scrittrice carpigiana Franca Gualtieri che, dopo il grande successo de L’anima dello stivale (pubblicato nel 2019, finalista ai premi letterari Speciale donna e Caffè delle arti e terzo classificato al Premio Letterario Città di Sarzana), torna in libreria con Materni dettagli (Il Rio Edizioni), una storia che si dipana in otto racconti autobiografici tramite i quali l’autrice apre le porte della memoria, disegnando uno spaccato di quotidianità. «Giovanna Luppi, mia madre, è stata per tanti anni bidella al liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi – racconta Gualtieri – Appena dopo la pensione è rimasta vedova e fino alla sua morte, avvenuta nel 2018 a 92 anni, siamo rimaste io e lei. In questo libro ho voluto parlare per diversi motivi del rapporto che ci ha legate. Il primo. Ascolto le confidenze di tanti della mia generazione che sono preoccupati per i genitori anziani: oggi il mondo è frenetico, lavoriamo tanto, abbiamo poco tempo per aiutare i nostri anziani, costretti a ricevere cure da persone sconosciute. Spesso non si sa davvero come fare. Ho voluto dare un contributo, un consiglio, tratto dalla mia esperienza: non sentitevi in colpa, i genitori fanno tutto ciò che possono per i figli, poi arriva un punto in cui sono i figli a dover fare tutto quel che possono per i genitori. Personalmente, penso di averlo fatto, nonostante il nostro rapporto sia stato abbastanza conflittuale, in certi momenti». Il secondo motivo ha molto a che fare con la professione che Giovanna ha svolto per tanti e tanti anni. «Era molto attaccata a quelli che chiamava “i miei ragazzi”, gli studenti – continua l’autrice -. L'hanno conosciuta e amata in tanti. Qualche tempo fa ho pubblicato sul mio profilo social una sua foto. Una persona in particolare ha commentato scrivendo “la Giovanna era mia mamma”. Si trattava di Odoardo Semellini (autore della prefazione del libro, ndr). Parto da questo episodio e nel mio libro immagino un viaggio accanto a quello studente, un viaggio pieno di ricordi».

 

Materni dettagli – che si è avvalso del contributo di Mauro D’Orazi e Graziano Malagoli per le parti in dialetto e dell’artista Alessandra Zini per l’immagine di copertina – sarà in libreria dalla prossima metà di dicembre, in tiratura limitata: a gennaio, l’uscita ufficiale del volume, da quel momento acquistabile anche sulle piattaforme online. 

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