Da Si e Verdi ai Cinque Stelle l'ampio fronte degli oppositori

CARPI – E' stata depositata mercoledì scorso in Municipio a Carpi la petizione contro le trivelle nell'area Fantozza, la vasta zona agricola compresa fra i Comuni di Carpi, Novi, Novellara, Rolo, Fabbrico e Rio Saliceto nel cui ambito la Regione Emilia Romagna ha autorizzato una serie di introspezioni geologiche con lo scopo di ricercare idrocarburi nel sottosuolo. Il provvedimento è stato fortemente contestato da ambientalisti, verdi, da Sinistra Italiana e dal Movimento 5 Stelle che hanno promosso in tutti i Comuni interessati altrettanti comitati “No trivelle” per contrastare queste attività considerate potenzialmente pericolose per la subsidenza del terreno e per l'equilibrio geologico dell'intero territorio. Domenica mattina a Novellara il coordinamento dei vari comitati è finito anche sotto i riflettori di Rai 3 ed ha avuto modo di illustrare le sue preoccupazioni. Contro alle prospezioni geologiche ed alle successive prevedibili trivellazioni del sottosuolo si è formato un vasto e trasversale movimento di opinione che comprende anche diversi pubblici amministratori dei Comuni interessati e molti agricoltori preoccupati che il clamore intorno a questi sondaggi nel terreno contribuiscano a svilire le produzioni dell'area. Ma la preoccupazione principale resta quella di un rapporto diretto fra le attività di trivellazione e i fenomeni tellurici registrati in questa porzione della pianura Padana. I Comitati hanno attivato in ogni comune i banchetti per la raccolta delle firme: «Una petizione, con lo stesso identico testo, in ogni Comune – puntualizza Alice Aldrovandi, del Comitato carpigiano – perché petizioni di questo tipo non possono avere valenza sovracomunale. E' nostra intenzione andare avanti».

«Autorizzare le prospezioni non equivale ad autorizzare le trivellazioni – replica dal canto suo il consigliere regionale Pd Enrico Campedelli che ha ottenuto analoga assicurazione da parte dell'assessore Palma Costi –. Le autorizzazioni alle trivellazioni dovranno essere eventualmente richieste al Ministero dell'ambiente e a quello dello sviluppo economico che dovranno agire di concerto con la Regione. La quale non potrà a sua volta operare senza il consenso dei Comuni interessati».

“Ma la Regione stessa – fanno osservare dal Comitato No trivelle – ha approvato una legge regionale che elargisce contributi ai Comuni interessati alle nuove trivellazione e questo è un incentivo a dire sì alle richieste delle società petrolifere”. Un incontro interlocutorio fra sindaci dei Comuni interessati ha già avuto luogo, un altro, fra i cittadini, è stato fissato per il prossimo 12 maggio mentre ulteriori iniziative di carattere informativo sono in programma nei vari Comuni. Fra le iniziative collaterali, a Carpi sabato 20 maggio, si ritornerà a parlare di terremoti con l'intervento dei geologi Giulio Riga e Paolo Balocchi (allo Sporting Club).

f.s.

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